Noi siamo il popolo della rete, come siti e giornali amano definirci senza molta fantasia e senza troppo sforzo creativo.
Certo, spesso seguiamo la moda o il trend del momento e ci appassioniamo e interessiamo alle stesse cose senza molta convinzione, ma solo perché lo fanno gli altri.
Questa volta però è diverso. La mobilitazione e l'interesse suscitati per la vicenda di Rossella Urru non sono il solito comportamento di massa, ma sono l'espressione della volontà della gente di far sentire la propria voce su una questione che, per motivi misteriosi, non aveva fin qui ottenuto la dovuta attenzione da parte dei media ufficiali.
Rossella Urru non è purtroppo l'unica nostra connazionale a trovarsi in pericolo di vita per aver messo le proprie energie a disposizione di gente più sfortunata di noi. Il suo nome oggi non rappresenta solo lei, ma è un simbolo per ricordare anche tutti gli altri, italiani e non, che in questo momento si trovano nelle sue stesse condizioni.
E' vero, scrivendo e gridando #FreeRossellaUrru non conviceremo di certo i rapitori a rilasciarla (e nemmeno faremo il loro gioco come è stato affermato da un parlamentare italiano), ma possiamo dimostrare, come già accaduto in altre occasioni, ad esempio per i referendum dello scorso anno, che il popolo della rete, quando ha voglia di impegnarsi, riesce a fare sentire la propria voce anche su argomenti importanti e non solo sulle canzoni di Sanremo.
Speriamo che, presto o tardi, i media "importanti" ne diventino consapevoli e non ci prendano più in considerazione solo come "fatto di costume".
Infine ricordiamo che oggi, 29 Febbraio, si celebra anche la Giornata Mondiale delle Malattie Rare: non poteva esserci giorno migliore per il Blogging Day dedicato a Rossella Urru.
Altre risorse:
Elenco dei blog aderenti al Blogging Day, a cura di Sabrina Ancarola
Pagina con altre iniziative a sostegno, a cura di Alessandra Giraldo
Prima di ogni azione bisogna mobilitare il pensiero, attivare la volontà e poi agire. Il popolo della rete si è autoeletto a pensiero, motore propulsore dell'azione, spinta motivazionale ad ogni altra eventuale operazione volta alla liberazione di Rossella Urru. Ci auguriamo che la nostra spinta di tante volontà unite ad da uno scopo comune induca chi può fare operativamente qualcosa a farlo. Dietro Rossella non ci sono poteri forti, ci siamo noi.LeaVinci
RispondiEliminaGrazie per il commento.
EliminaMi piace l'idea di essere un piccolo neurone della mente che ha prodotto questo pensiero collettivo. Speriamo che il braccio sia alla nostra altezza!