E “finalmente” anche in Italia, con una settimana di ritardo rispetto ad altri Paesi come Francia e Germania, tanto per restare tra quelli che utilizzano la
nostra stessa moneta, è iniziata la distribuzione dell''iPhone 5.
Come accaduto per l'uscita di tutte le precedenti versioni, anche questa volta abbiamo visto le solite code notturne davanti ai negozi Apple per essere tra i primi ad entrare in possesso dell'ambito e soprattutto, dati gli esorbitanti prezzi di vendita, prezioso oggetto.
Ma allora perché parliamo di capolinea? Semplice, perché il nuovo iPhone 5 non ha niente di particolarmente nuovo rispetto al predecessore iPhone 4S che, installando il sistema operativo iOS 6 appena rilasciato, offre praticamente le stesse funzionalità.
Le differenze a livello hardware, a parte il chip più potente che può garantire una migliore esperienza d'uso, sono veramente minime (vedere qui per il confronto dettagliato), tant'è che per caratterizzare il nuovo modello Apple ha pensato di aumentare di mezzo pollice le dimensioni del display. Al lato pratico questo significa, a parità di larghezza, uno schermo più alto di poco oltre un centimetro.
Non è che un centimetro consenta di visualizzare molto di più, giusto un'ulteriore fila di icone come si vede nelle foto già diffuse durante la presentazione, ma più che sufficiente per notare e, soprattutto, far notare a prima vista che si tratta dell'ultimissimo modello.
Ma se ci riduciamo a parlare di ampiezza del display e di processore più potente, non significa forse che ormai il progetto iPhone ha esaurito la spinta innovativa che l'aveva caratterizzato e che ha portato alla nascita e al consolidamento di un nuovo segmento di mercato?
Dopo la novità assolutamente rivoluzionaria del primissimo modello, anche nelle versioni successive sono state di volta in volta introdotte caratteristiche significative sia come funzionalità, sia dal punto di vista hardware, cosa che questa volta è accaduta solo in minima parte, ed oggettivamente è difficile immaginare quali altri “diavolerie” potrebbero andare ad arricchire uno smartphone così come lo concepiamo attualmente. I produttori di software, compresa la stessa Apple, stanno facendo un grande lavoro realizzando applicazioni sempre più complete e sofisticate, ma sotto questo aspetto non siamo in una fase di innovazione, quanto piuttosto di maturità e di consolidamento.
Ciononostante l'iPhone 5 sarà con ogni probabilità un successo di mercato per tutta una serie di fattori che esulano dalle sue caratteristiche intrinseche, ma Apple deve iniziare a ripensare a questo prodotto sotto una luce completamente nuova, altrimenti presto o tardi anche la devozione dei “fan” più fedeli inizierà lentamente a scemare. Le vendite durante il primo weekend, nei Paesi di prima fascia dei quali l'Italia non fa parte, sono state incredibili, ma inferiori alle aspettative degli analisti finanziari.
I prezzi nostrani vanno dai 729 Euro per la versione 16 GB ai 949 Euro per quella a 64 GB. A parte il fatto che si tratta ancora una volta dei prezzi più alti al mondo (in questo l'Italia è evidentemente considerata di prima fascia), non crediamo che Apple sia così miope da ritenere che l'esclusività di questo prodotto, accompagnata da piccole evoluzioni hardware, possa rappresentare una garanzia di successo eterno.
Come accaduto per l'uscita di tutte le precedenti versioni, anche questa volta abbiamo visto le solite code notturne davanti ai negozi Apple per essere tra i primi ad entrare in possesso dell'ambito e soprattutto, dati gli esorbitanti prezzi di vendita, prezioso oggetto.
Ma allora perché parliamo di capolinea? Semplice, perché il nuovo iPhone 5 non ha niente di particolarmente nuovo rispetto al predecessore iPhone 4S che, installando il sistema operativo iOS 6 appena rilasciato, offre praticamente le stesse funzionalità.
Le differenze a livello hardware, a parte il chip più potente che può garantire una migliore esperienza d'uso, sono veramente minime (vedere qui per il confronto dettagliato), tant'è che per caratterizzare il nuovo modello Apple ha pensato di aumentare di mezzo pollice le dimensioni del display. Al lato pratico questo significa, a parità di larghezza, uno schermo più alto di poco oltre un centimetro.
Non è che un centimetro consenta di visualizzare molto di più, giusto un'ulteriore fila di icone come si vede nelle foto già diffuse durante la presentazione, ma più che sufficiente per notare e, soprattutto, far notare a prima vista che si tratta dell'ultimissimo modello.
Ma se ci riduciamo a parlare di ampiezza del display e di processore più potente, non significa forse che ormai il progetto iPhone ha esaurito la spinta innovativa che l'aveva caratterizzato e che ha portato alla nascita e al consolidamento di un nuovo segmento di mercato?
Dopo la novità assolutamente rivoluzionaria del primissimo modello, anche nelle versioni successive sono state di volta in volta introdotte caratteristiche significative sia come funzionalità, sia dal punto di vista hardware, cosa che questa volta è accaduta solo in minima parte, ed oggettivamente è difficile immaginare quali altri “diavolerie” potrebbero andare ad arricchire uno smartphone così come lo concepiamo attualmente. I produttori di software, compresa la stessa Apple, stanno facendo un grande lavoro realizzando applicazioni sempre più complete e sofisticate, ma sotto questo aspetto non siamo in una fase di innovazione, quanto piuttosto di maturità e di consolidamento.
Ciononostante l'iPhone 5 sarà con ogni probabilità un successo di mercato per tutta una serie di fattori che esulano dalle sue caratteristiche intrinseche, ma Apple deve iniziare a ripensare a questo prodotto sotto una luce completamente nuova, altrimenti presto o tardi anche la devozione dei “fan” più fedeli inizierà lentamente a scemare. Le vendite durante il primo weekend, nei Paesi di prima fascia dei quali l'Italia non fa parte, sono state incredibili, ma inferiori alle aspettative degli analisti finanziari.
I prezzi nostrani vanno dai 729 Euro per la versione 16 GB ai 949 Euro per quella a 64 GB. A parte il fatto che si tratta ancora una volta dei prezzi più alti al mondo (in questo l'Italia è evidentemente considerata di prima fascia), non crediamo che Apple sia così miope da ritenere che l'esclusività di questo prodotto, accompagnata da piccole evoluzioni hardware, possa rappresentare una garanzia di successo eterno.
Sicuramente tra qualche tempo ci stupiranno con una
nuova rivoluzione.
Nessun commento:
Posta un commento