domenica 2 ottobre 2011

Provocante

In un quartiere di Brooklin pare che, dopo una serie di stupri, la polizia abbia suggerito alle ragazze di vestirsti in modo più castigato. http://www.corriere.it/esteri/11_ottobre_01/stupri-park-slope-abiti-castigati-tortora_526b0d7c-ec2b-11e0-827e-79dc6d433e6d.shtml

Quasi contemporaneamente, proprio a New York ed in altre città del mondo, continuano le SlutWalk, cioè le manifestazioni delle donne che protestano contro chi giustifica gli stupri con l'aspetto troppo appariscente e provocante.

Lo stupro, al pari di qualsiasi altro reato, ma in particolare di quelli contro la persona, non può MAI essere giustificato e nemmeno spiegato.
Chiunque può vestirsi e presentarsi come meglio crede, nel rispetto della sensibilità e delle convinzioni etico religiose delle persone che lo circondano.

Questi sono i principi, dopodichè ci vogliono anche il buon senso e la prudenza. Se un nostro comportamento o atteggiamento, seppur posto in essere nel nome della libertà personale, ci esponesse ad un rischio o ad un pericolo, non vedo perché non si dovrebbero mettere in pratica anche tutte le contromisure utili a prevenire il danno.

In queste situazioni viene spesso utilizzato l'aggettivo provocante con un significato ben preciso. Ma tante altre situazioni possono essere altrettanto provocanti, nel senso che possono suscitare delle reazioni che per noi sarebbero dannose e per questo abbiamo imparato a prevenirle.
Entrare in una moschea senza togliersi le scarpe è un comportamento provocante.
Lasciare le chiavi nell'auto parcheggiata in strada è un comportamento provocante.
Entrare in quartieri di alcune città abitati da bianchi-neri-gialli può essere un comportamento provocante.

Esempi di comportamenti che ci possono portare conseguenze, materiali o personali, anche pesanti e che stiamo ben attenti a non provocare, appunto.

Se è vero che molte violenze sessuali avvengono all'interno delle mura domestiche, evidentemente il problema non è nell'essere più o meno appariscenti, ma del fatto che purtroppo esistono uomini capaci di fare queste cose alle proprie mogli e figlie.

Quando uomini, o meglio animali, di questo tipo escono di casa e circolano liberamente, basta poco per provocarli, non tanto o non solo con i centimetri quadrati di pelle scoperta, ma anche con le circostanze e le situazioni nelle quali ci si viene a trovare.

Allora non vedo che male ci sia a rinunciare, quando la prudenza ed il buon senso ce lo suggeriscono, ad un briciolo dei propri sacrosanti diritti, se questo può servire a scongiurare esperienze ben più terribili.

2 commenti:

  1. Il tuo ragionamento direi non faccia una piega, solo che l'ipocrisia imperante non vuole nemmeno cercare ascoltare quello che alla fine è solo del buon senso. Si griderebbe immediatamente alla limitizione delle proprie libertà, sprecando giudizi nei confronti di chi osasse portare argomentazioni come le tue in un ambito di discussione pubblica. Immaginati un talk show: nemmeno potresti finire di esporlo il tuo pensiero.
    ciao f.

    RispondiElimina
  2. E' un argomento sempre molto delicato che può suscitare delle reazioni "a priori" come tu giustamente dici.
    Non oso immaginare quali ferite possa provocare per tutta la vita l'aver subito un'esperienza del genere, quindi a me parrebbe scontato mettere in atto tutte le misure per evitarla !
    Ciao e grazie per il commento.

    RispondiElimina